ADR è l’acronimo “accordo per il trasporto internazionale su strada di merci pericolose”: un insieme di norme tecniche che mirano ad armonizzare le disposizioni di sicurezza attinenti i trasporti internazionali di merci su strada, garantire un livello accettabile di sicurezza e salvaguardare l’ambiente.
La normativa ADR deve essere rispettata dagli operatori (principali e secondari) che, a diverso titolo, sono coinvolti nel trasporto di merci pericolose: speditore, trasportatore, destinatario, caricatore, scaricatore, imballatore, riempitore e gestore di un container-cisterna o di una cisterna mobile.
Secondo la normativa attualmente in vigore ogni impresa la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento, di scarico o di spedizione è tenuta a nominare un consulente ADR.
A partire dal 2019 l’ADR ha esteso l’obbligo di nomina del consulente per la sicurezza dei trasporti, oltre che per i soggetti già precedentemente previsti, anche alle imprese che risultano solo come “speditori” di merci pericolose su strada: per questo rientrano nell’obbligo anche i produttori di rifiuti pericolosi.
L’accordo prevede alcune situazioni di esenzione che tuttavia prevedono comunque l’assolvimento di alcuni obblighi formali a cadenza periodica (registrazione e formazione).
Il DGSA (Dangerous Goods Safety Advisor ) o consulente ADR è il “consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose”: una figura in possesso delle qualifiche e competenze previste che si occupa di fornire all’impresa le indicazioni necessarie ad una adeguata gestione di delle merci pericolose durante tutte le fasi di movimentazione (imballaggio, trasporto, compreso il carico, lo scarico, il riempimento, ecc..).
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